
Erano anni che sognavamo di vedere la lavanda durante la piena fioritura, e finalmente siamo riusciti a realizzare questo desiderio!
Non avendo le ferie nel periodo fine giugno – inizio luglio, abbiamo dovuto limitare il nostro viaggio ad un weekend, ma ne è valsa davvero la pena.
Innanzitutto, per programmare il vostro viaggio in Provenza a caccia dei campi di lavanda, scegliete il periodo dalla fine di giugno alla fine di luglio.
Fate attenzione, però, perché la lavanda non rimane fiorita in questo periodo in tutta la Provenza: il periodo di massima fioritura varia da zona a zona, e può anche essere influenzato dal tempo atmosferico.
Per essere sicuri di non perdervi il momento di massima fioritura, potete fare come noi e tenere d’occhio i siti web degli enti del turismo dei vari villaggi provenzali, o anche la pagine Instagram dei maggiori produttori locali.
Noi abbiamo deciso di visitare la zona di Valensole, e abbiamo quindi monitorato quasi quotidianamente gli aggiornamenti pubblicati dalla Maison Angelvin, uno dei produttori più famosi di quella zona.

La cittadina è molto piccola, fitta fitta di vicoli e piena di fontane provenzali.
L’hotel si apre in quella che forse si può considerare la piazza principale del paese, dove i proprietari dell’albergo gestiscono anche un bar ristorante e una epicerie.
La nostra stanza era spaziosa e pulita, con un piccolo balconcino dalla vista davvero bella.
Abbiamo trovato i proprietari gentili e disponibili, così come gli abitanti del paese che abbiamo incontrato nelle viuzze: ci hanno salutato tutti, anche senza conoscerci! Il prezzo dell’hotel non è niente male, ed è un ottimo punto di partenza per visitare i campi di lavanda circostanti.
E così, finalmente, il sabato mattina prestissimo abbiamo messo in auto uno zaino col minimo indispensabile e siamo partiti.
Cominciando il viaggio da Milano, abbiamo preso l’autostrada e attraversato Lombardia e Piemonte, passando poi per la Val di Susa.
Siamo entrati in Francia attraverso il Passo del Monginevro, un itinerario non troppo difficile che sicuramente ripeteremo presto anche con il camper.
La discesa verso la Francia passa da Briancon, a pochi kilometri dal confine, uno dei nostri luoghi del cuore.
Dopo una breve sosta a Briancon per la seconda colazione, abbiamo ripreso il nostro viaggio e ci siamo diretti nel piccolo villaggio di Saint-Martin-de-Bromes, dove avevamo prenotato la notte all’Hotel La Fontaine.
Cominciando il viaggio da Milano, abbiamo preso l’autostrada e attraversato Lombardia e Piemonte, passando poi per la Val di Susa.
Siamo entrati in Francia attraverso il Passo del Monginevro, un itinerario non troppo difficile che sicuramente ripeteremo presto anche con il camper.
La discesa verso la Francia passa da Briancon, a pochi kilometri dal confine, uno dei nostri luoghi del cuore.
Dopo una breve sosta a Briancon per la seconda colazione, abbiamo ripreso il nostro viaggio e ci siamo diretti nel piccolo villaggio di Saint-Martin-de-Bromes, dove avevamo prenotato la notte all’Hotel La Fontaine.


Ci troviamo infatti sul Plateau de Valensole, una delle zone più ricche di campi di lavanda, davvero a perdita d’occhio.
La vocazione turistica della zona è risaputa: i proprietari permettono ai visitatori di entrare nei campi per scattare le foto, sta poi agli ospiti comportarsi in maniera rispettosa, senza danneggiare nulla.
In alcune zone è anche possibile dormire in auto nei pressi della lavanda, per non perdere le prime luci dell’alba sui campi fioriti, lo abbiamo visto fare a diversi fotografi professionisti.
Dopo svariati scatti con la luce del giorno, ci siamo diretti verso la cittadina di Valensole, dove abbiamo pranzato nella piazza principale e abbiamo visitato anche il Museo della Lavanda.
E’ gratuito e molto interessante: c’è tutto un percorso di foto e infografiche per spiegare la coltivazione e la lavorazione della lavanda, oltre ad alcuni macchinari di una volta. Potete divertirvi a scattare foto simpatiche nel giardino con piccoli mulini e nell’orto delle erbe.
C’è anche un negozio che vende diversi prodotti legati alla lavanda (miele, profumi, oli essenziali, ecc…) e piccoli oggetti di artigianato locale.
Arrivata la sera, ci siamo nuovamente diretti verso i campi di lavanda, per scattare infinite foto fino al crepuscolo.
Due, infatti, sono i momenti della giornata migliori per fotografare e fotografarsi nei bellissimi campi di lavanda: il tramonto e l’alba.
E noi non potevamo perderceli! Anche la mattina della domenica ci siamo svegliati molto presto per fare le foto con la luce migliore, sia nei campi di lavanda che in quelli di grano.
Il resto della giornata è stato dedicato all visita di alcuni villaggi provenzali, in particolare Manosque ed Embrun.
Due, infatti, sono i momenti della giornata migliori per fotografare e fotografarsi nei bellissimi campi di lavanda: il tramonto e l’alba.
E noi non potevamo perderceli! Anche la mattina della domenica ci siamo svegliati molto presto per fare le foto con la luce migliore, sia nei campi di lavanda che in quelli di grano.
Il resto della giornata è stato dedicato all visita di alcuni villaggi provenzali, in particolare Manosque ed Embrun.


La cittadina di Manosque è davvero caratteristica, ricca di edifici colorati, decorazioni, fontane, vicoli pittoreschi.
Se volete fermarvi per qualche ora, potete usare il grande parcheggio a più piani Parking De La Poste.
E’ comodissimo per il centro città, che potete raggiungere attraverso la Porte de Sauniere, una delle antiche porte che controllavano l’accesso alla città.
Rientrando verso l’Italia abbiamo fatto tappa ad Embrun.
Il paese è molto carino, peccato che evidentemente abbiamo scelto il momento sbagliato per visitarlo, visto che la domenica dopo pranzo tutti i bar e ristoranti erano chiusi e per strada non c’era anima viva!
Prima di passare il confine, ci siamo ovviamente fermati a Briancon per un ultimo saluto e una crepe al cioccolato nella Cité Vauban e ci siamo infine diretti verso il Monginevro e poi verso casa.
Se volete fermarvi per qualche ora, potete usare il grande parcheggio a più piani Parking De La Poste.
E’ comodissimo per il centro città, che potete raggiungere attraverso la Porte de Sauniere, una delle antiche porte che controllavano l’accesso alla città.
Rientrando verso l’Italia abbiamo fatto tappa ad Embrun.
Il paese è molto carino, peccato che evidentemente abbiamo scelto il momento sbagliato per visitarlo, visto che la domenica dopo pranzo tutti i bar e ristoranti erano chiusi e per strada non c’era anima viva!
Prima di passare il confine, ci siamo ovviamente fermati a Briancon per un ultimo saluto e una crepe al cioccolato nella Cité Vauban e ci siamo infine diretti verso il Monginevro e poi verso casa.
Riassunto dei nostri consigli finali per la Provenza!
- Scegliete il periodo fine giugno – fine luglio e controllate bene prima di partire a che punto è la fioritura della lavanda nelle varie zone della Provenza.
- Dormite poco e scegliete per le vostre foto l’alba e il tramonto, la luce è decisamente la migliore!
- Perdetevi tra i campi di lavanda a perdita d’occhio: girate, girate, girate.
- Non temete le api, se voi non fate niente a loro, loro non faranno niente a voi.
- Provate il miele alla lavanda, quello grezzo, e portatevi a casa qualche souvenir profumato.
- Due gocce di olio essenziale alla lavanda sul cuscino conciliano il sonno.
- Non superate i limiti di velocità perché ci sono autovelox nascosti.
- Fate tappa a Briancon per un giro nella Cité Vauban, il centro storico medievale.
Buon viaggio!

Ciao è molto bello il vostro sito internet, complimenti.
Ciao complimenti buon viaggio e grazie per i consigli.
Avrei sempre voluto vedere questi immensi campi. Siamo stati fortunati di poter visitare i campi di tulipani in Olanda in piena fioritura, ma sono sicura che anche i campi di lavanda lasciano senza fiato. Come sempre sei bravissima a mettere nel articolo solo stretto necessario ma nello stesso tempo renderlo interessantissimo ed invogliare le persone a partire. Grande Nadia
I campi di tulipani in Olanda ci mancano, ma prima o poi dovremo rimediare 🙂
Grazie mille per i complimenti, incuriosire le persone e invogliarle a partire è proprio uno dei nostri obiettivi quando scriviamo.
Non è facile essere sintetici e al tempo stesso non tralasciare niente di importante 😀
Grazie davvero, un abbraccio!